martedì 1 maggio 2012

The ocean refuses no river

"Si potrebbe pensare che il Tibet fosse uno strano paese, senza vetro in lastre, senza telescopi nè specchi, ma la gente non voleva queste cose. Nè volevamo le ruote. Le ruote implicavano la velocità e la cosiddetta civiltà. Da tempo ci eravamo resi conto del fatto che nella fretta della vita portata sul piano commerciale non è più possibile dedicare il tempo alle cose dello spirito. Il nostro mondo fisico aveva proceduto ad un passo tranquillo e per conseguenza le nostre conoscenze esoteriche potevano aumentare ed espandersi. Per quattromila anni abbiamo conosciuto la verità della chiaroveggenza, della telepatia e di altre branche della metafisica". Il terzo occhio, Lobsang Rampa















Lavorare all'evoluzione spirituale del pianeta, lavorarci tutti.
All'inizio rimango sempre basita, quando vedo giovani vite alle prese con le prime incarnazioni.
La mancanza di consapevolezza mi ha sempre spaventato
perché l'essere umano inconsapevole è feroce
e al suo passaggio lascia cadaveri e siccità.

Ho uno strano e scomodo talento: la facoltà di trasformare la tenebra altrui in luce,
l'essere una presa elettrica per gli altri in passato mi ha portato a preferire l'isolamento,
perché alla fine dell'incontro ero sfinita
avendo assorbito (per trasformarlo in armonia, quasi fossi un filtro celeste) il lato oscuro e l'ego altrui.
Però ora che il cielo mi sta generosamente regalando gli strumenti per attingere alla fonte di energia inesauribile dentro di me,
ora che riconosco che il più grande premio per gli sforzi fatti per evolvere nelle vite precedenti è aver incontrato il grande amore in questa vita,
oggi che ho gli strumenti per trasformare la paura in gioia di vivere 
non mi tiro indietro e mi apro al mondo
e il lavoro è solo all'inizio ed è quanto mai faticoso
ma mai come oggi c'è un estremo bisogno di persone capaci di trasformare la piccolezza che c'è dentro di noi in una stella danzante,
lavorando umilmente e con generosità sul lato luminoso dello spazio tempo cosmico.

2 commenti:

Barbara ha detto...

perchè scomodo?

Tre ha detto...

quando decidiamo di aprirci al mondo, i sensi si agudiscono e riusciamo a sentire come esso è tal volta spietato e tal volta no. dipende da come lo guardiamo diceva un bel film oggi ;-)
il mondo è un bel tunel de gusano che ci porta in altri mondi in cui ci parlano nel nostro linguaggio più vicino, famigliare, incontri con nuestros sacred ancestors.