venerdì 1 gennaio 2010

Riti propiziatori

Come è silenziosa stamattina la città, tutti dormono mentre io sono sveglia, stanotte sono andata a dormire presto. In questo primo gennaio del nuovo anno senza lui ho voluto amarmi come lui lo avrebbe fatto se fosse stato qui.
E allora la mia cara amica ha saputo capire, lei è andata alla festa e io invece sono rimasta a casa.E' una cara amica, appunto. Mi sono fatta la doccia calda, sciacquandomi via le energie di terrore di un ufficio che ci ha fatto lavorare anche l'ultimo dell'anno,mi sono vestita comoda di blu, ho consumato un pasto leggero.E, se prima di tutto questo mi vedevo bruttissima, dopo ero uno splendore. Che l'umore e il nostro colore dipendono da cosa si mangia, da quanto si dorme, da come ci si ama; che se avessi passato questa transizione senza ascoltarmi tutto l'anno sarebbe stato un attirare situazioni non affini.Per trovare la posizione centrata bisogna saper alternare solitudine e moltitudine. Ho fatto sogni importanti prima di arrivare alla mia decisione di ieri, il mio inconscio è sempre stato un anticonformista e saper attuare nella realtà la strada che lui mi indica fa la differenza tra l'esserci e il non esserci. Alle 24.00 poi ho festeggiato con lui e la nostra famiglia dall'altra parte del mondo, affinchè il nuovo anno ci veda sempre insieme e stanotte sono stata sia in Europa che in Sudamerica, miracolo dell'amarsi. 

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