venerdì 6 gennaio 2012

Costellazioni familiari


"Secondo Enkhetuya la malattia è il sintomo che il paziente ha rotto con il mondo degli spiriti. Troppo isolato nella sua bolla, si è disconnesso dalle energie che lo circondano. Il ruolo dello sciamano, in quanto elemento di collegamento tra gli spiriti e gli umani, è ripristinare quella connessione. Ristabilirla eliminando la paura. Restaurando la fiducia. 
Non eviterebbe la malattia. Riparerebbe la paura della malattia. 
Non eviterebbe la morte. Riparerebbe la paura di morire"  

Corine Sombrun

Alla fine erano i tre gattini neri ad essere malati. Io li vedevo sani solo perchè si davano amore e si capivano solo tra di loro. Quello bianco lo sto salvando, prendendomi cura di lui, grazie a quella forza centrifuga che undici anni fa mi sbalzò fuori (l'intervento degli spiriti?) da quelle quattro mura facendomi incontrare il mio compagno e il mondo che costruiamo dia a dia che è sano e accordato, caldo e colorato. Il sogno di quando ero adolescente e torturavo il mio corpo (il gattino bianco malandato) facendogli soffrire la fame torna con una cadenza periodica nell' al di qua e si ribalta. Gli altri tre gattini (la mia famiglia di origine), chiusi e legati morbosamente l'uno con l'altro nella loro bolla ovattata e stonata, si ammalano periodicamente e quel disordine ha un nome che fa paura. Se solo sapessero ascoltare il messaggio che porta con sè quella malattia potrei oggi sperare che non si ripresenti e non si ripresenti e non si ripresenti. Il dolore di una figlia così diversa e stravagante sta proprio nel vedere come si autodistruggono e non poter fare altro che stare a guardare come rimangono impermeabili alle vere vibrazioni del cosmo, sussurrare frasi protettive e preghiere, salvare la propria pelle danzando accanto alla malattia e alla morte guardandola in faccia con audacia. E con leggerezza, tenendo ben stretta la mano degli spiriti. 

1 commento:

Barbara ha detto...

tienila ben stretta davvero qualla mano.

le costellazioni familiari mi chiamano da diversi mesi ma ancora non mi decido.
paura.